Mansoa - 20/9/2002

Mansoa, 20-9-2002

Carissimi amici,

Dopo il periodo che per molti di voi è stato di ferie, riposo, viaggi … eccomi qui per una breve lettera circolare, innanzitutto per avvisare chi comunica con me via Internet, che negli ultimi 2 mesi ci sono stati gravi problemi e molti messaggi miei e vostri sono andati persi. Tento ora con un nuovo indirizzo:

Chi ha mandato messaggi e non ha avuto risposta, é bene che li rimandi al nuovo indirizzo, se è possibile. Chiedo anche di confermarmi al nuovo indirizzo se avete ricevuto questo mio messaggio.

Il tempo delle piogge quest’anno è iniziato con grave ritardo, e si pensava a una vera e propria carestia: poi le piogge sono arrivate abbondanti anche se non regolari. Molti tipi di coltivazione però sono state compromesse, per cui si teme un anno di fame e sacrifici per molta gente.
Sinceramente per la Guinea non è un buon periodo, e tutto sembra ristagnare o andare indietro. I vescovi con grande coraggio hanno scritto una lettera aperta sulla difficile situazione del Paese, allertando che, se non si dà una seria svolta, l’instabilità economica e politica può far temere sulla sicurezza interna e soprattutto aumenterà la sofferenza del popolo. La lettera ha avuto una forte eco (positiva e negativa, in base ai punti di vista, naturalmente). Con l’aiuto della nostra Radio stiamo approfondendo questi temi, sollecitando l’opinione pubblica a parlare e a collaborare perché il Paese si scuota da questa gravissima crisi. In casi come questi si vede quanto è importante avere uno strumento come la Radio, che permette di entrare nel vivo del dibattito della società, con un taglio che educhi alla Pace e al rispetto dei più deboli, facendosi concretamente voce di chi non ha voce.

In questo periodo alcune attività sono ferme, essendo la popolazione occupata dai grandi lavori agricoli. Ma già stiamo organizzando il nuovo anno pastorale, che inizierà ai primi di ottobre.
Un grande avvenimento è stata la celebrazione della prima Messa nel nuovo Centro Parrocchiale s. José, terminato in questi giorni: la comunità è davvero felice e orgogliosa per questa opera che permetterà di avere celebrazioni e incontri in luoghi più ampi e idonei. Anche a livello della società civile c’è molta attesa, perché le nostre strutture sono sempre a disposizione di enti statali, associazioni, gruppi, religioni, che intendono fare qualcosa per il bene della gente. Il salone per ora servirà da cappella, in attesa della nuova chiesa.
E, proprio in questi giorni, inizieranno finalmente i lavori della nuova chiesa: è un sogno che sembra possa realizzarsi, grazie all’impegno della gente di qui, e alla vostra grande solidarietà. Continuate ad accompagnarci! La cerimonia della posa della Prima pietra e dell’inaugurazione del Centro Parrocchiale sarà in dicembre, alla presenza dei miei genitori, che tanto stanno facendo da sempre per Mansoa, e in particolare per questa chiesa.
Le nostre scuole di villaggio e il Liceo stanno per iniziare il nuovo anno scolastico, funzionando in autogestione. Purtroppo tutte altre scuole statali sono ancora bloccate da uno sciopero che dura da giugno: gli insegnanti, a causa di vari mesi di stipendio non pagato, non hanno reso noti i risultati dello scorso anno scolastico, e quindi tutto è fermo (questa è una delle tante situazioni gravi, che hanno portato alla lettera dei vescovi): riusciranno questi bambini e giovani a vedere rispettato il sacrosanto diritto all’istruzione? E se le lezioni inizieranno tra qualche mese (come spesso succede) che livello di istruzione riceveranno con soli 5 o 6 mesi di lezione? La gente qui è contenta perché nelle nostre scuole tutto inizierà in tempo: la gente paga un sussidio agli insegnanti perché possano lavorare pur non ricevendo regolarmente dallo Stato. Sappiamo che non è la soluzione, perché l’istruzione è un dovere che lo Stato deve assicurare a tutti (ma chissà se una parte di questi governanti si interessa davvero ai problemi della gente!) Ma con questo sistema dove la gente è direttamente responsabile del proprio sviluppo, crediamo di creare una mentalità partecipativa che sicuramente farà un gran bene per il futuro.
Le altre attività sociali continuano: il Centro di recupero dei bambini gravemente malnutriti funziona già da qualche mese, grazie al grande sforzo di p. Maurizio, Annamaria e attualmente da una coppia di volontari di Como.
Sto accompagnando tre famiglie di un villaggio Balanta (Wak) che celebreranno Battesimo, Cresima e Matrimonio in dicembre: saranno le prime famiglie cristiane di un villaggio balanta nella nostra zona; è quindi un dono grandissimo, e una soddisfazione dopo tanti anni di lavoro, non solo miei ma anche di chi mi ha preceduto.
In luglio abbiamo fatto una settimana di formazione e preghiera con quasi quaranta catechisti del nostro settore (15 di Mansoa). È stata un’esperienza molto bella e profondamente partecipata da tutti: dobbiamo essere contenti di avere laici che vogliono crescere nella fede e nell’impegno per la società, ed abbiamo il grave obbligo di accompagnarli nella formazione e nel cammino personale.
So che molti di voi hanno partecipato alla fiera di Canegrate, che sempre dà un grande aiuto alla mia missione ed è un’opportunità per sensibilizzare la gente su certi problemi. A tutti quelli che si sono dati da fare nei modi più svariati in questa Fiera e in altre occasioni, il più sentito grazie da parte mia e della gente.
E così termino questa lettera, chiedendo di pregare per la Guinea: la situazione è davvero difficile per la gente, gli aiuti internazionali sono per la gran parte bloccati a causa della mancanza di garanzie e adempimento degli impegni presi dal governo, e sinceramente non si vedono grandi spiragli: la speranza però non viene meno, perché il tutto può cambiare in meglio, quando tutti noi sapremo convertirci al bene, all’onestà e alla verità. Per questo è necessario pregare molto, ed essere fedeli, perseverare nel luogo dove siamo, perché nulla del bene fatto andrà perso, ma nella potenza di Dio tutto è purificato e trasformato. E anche voi potete fare molto per questa gente che non merita di essere condannata a una vita senza futuro.

Con tantissima amicizia e riconoscenza

p. Davide Sciocco - Mansoa

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